Il Rapporto McLaren sul doping di Stato in Russia: “The biggest doping scandal in sports history”. Sintesi delle risultanze e documento integrale.

Il 19 maggio 2016 la World Anti-Doping Agency (WADA) annunciava che il Prof. Richard H. McLaren, docente dell’Università dell’Ontario e internazionalmente noto esperto del campo, era stato incaricato di investigare sulle dichiarazioni del Dr. Grigory Rodchenkov, direttore del Laboratorio di Mosca per il controllo antidoping, secondo cui il laboratorio medesimo aveva operato per la protezione di atleti russi dopati, all’interno di sistema intrinsecamente sicuro e diretto dallo Stato russo (cd. Disappearing Positive Methodology).
Le risultanze del lavoro del Prof. McLaren e del suo team (il rapporto è consultabile nel sito della Wada alla url https://wada-main-prod.s3.amazonaws.com/resources/files/20160718_ip_report_newfinal.pdf) sono state, in sintesi, le seguenti:
  1. Il Ministero dello Sport russo ha diretto, controllato e supervisionato la manipolazione degli risultati delle analisi o dello scambio dei campioni, con la attiva partecipazione del Servizio di Sicurezza Federale Russo (FSB), del Centro di Preparazione Sportiva delle Squadre Nazionali Russe (CSP), nonchè dei laboratori per il controllo antidoping di Mosca e di Sochi;
  2. Il Laboratorio di Mosca costituiva lo schermo finale di protezione nel programma di doping diretto dallo Stato e ha partecipato anche alla pianificazione del metodo utilizzato dal laboratorio di Sochi;
  3. il personale dei laboratori russi non aveva scelta se partecipare o meno al programma;
  4. Il Ministero dello Sport russo ha deciso discrezionalmente quali atleti dovevano essere protetti dalla cd. Disappearing Positive Methodology;
  5. la metodologia del “positivo che scompare” è stata pianificata e attuata per un periodo che dall’ultima parte del 2011 sino ad agosto 2015;
  6. di tale metodologia si sono giovati atleti russi che hanno partecipato ai giochi olimpici estivi e invernali;
  7. le bottiglie con i campioni conservate nel laboratorio di Mosca dal 10 settembreal 10 dicembre 2014 sono state manomesse e l’urina in esse contenuta è stata scambiata;
  8. le analisi di laboratorio sui campioni conservati nel laboratorio di Sochi hanno rivelato che alcuni di essi presentavano livelli di sale in eccesso rispetto a quello che si riscontra nell’urina di esseri umani in salute (così confermando che era stato aggiunto sale), che in tre campioni il DNA non corrispondeva a quello dell’atleta e, infine, che tutti i contenitori esaminati presentavano prove di manomissione dei tappi.

[Armando Argano]

 

 

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