Il Consiglio della IAAF ha stabilito che deve proseguire la sospensione della Federazione Russa di Atletica (RusAF) dalle competizioni internazionali, facendo propri gli esiti del rapporto interinale rilasciato il 6 febbraio 2017 dalla taskforce istituita per i gravi fatti di doping che hanno poi portato alla esclusione degli atleti russi anche dalle Olimpiadi di Rio 2016.
Lo stesso rapporto Andersen prevede, tra le altre cose, che la reintegrazione potrà avvenire solo dopo il pieno e trasparente ripristino di severi controlli anti-doping (per i quali la WADA ha nel frattempo già parzialmente reintegrato come organizzazione nazionale anti-doping la RUSADA).
Nel frattempo gli atleti russi potranno gareggiare “senza bandiera”, come atleti neutrali.
Per i precedenti di questo aggiornamento cfr. in questo sito:
- Il Rapporto McLaren sul doping di Stato in Russia: “The biggest doping scandal in sports history”. Sintesi delle risultanze e documento integrale.
- Il Rapporto Pound-McLaren-Younger sul doping nella Federazione Russa di Atletica leggera (RusAF). Sintesi delle risultanze e documento integrale.
- Il Comitato Internazionale Paralimpico può sospendere un Comitato Nazionale membro con decisione indipendente da quella, eventualmente diversa, assunta dal CIO nella stessa vicenda [Court of Arbitration for Sport, 30 agosto 2016, Comitato Paralimpico Russo v. Comitato Internazionale Paralimpico]
- Le ragioni della inibizione, inflitta al Comitato Olimpico Russo, ad iscrivere alle competizioni di atletica leggera delle Olimpiadi di Rio 2016 atleti appartenenti alla Federazione Russa di Atletica Leggera [Court of Arbitration for Sport, 10 ottobre 2016, Comitato Olimpico Russo e altri c. IAAF]
[Armando Argano]