“Totogol”: l’arbitro di calcio non è pubblico ufficiale, ma risponde ugualmente di responsabilità erariale innanzi alla Corte di Conti [Cassazione Civile, Sezioni Unite. 9 gennaio 2019 n. 328]

L’arbitro di calcio non è pubblico ufficiale, ma è comunque soggetto alla giurisdizione della Corte dei Conti poichè nell’esercizio della sua funzione, dirige e controlla le gare, dovendone assicurarne a tutti gli effetti il corretto svolgimento nell’osservanza del regolamento di gioco, ed è così investito, di fatto, di un’attività avente connotazioni e finalità pubblicistiche, se non altro in quanto inserito a pieno titolo nell’apparato organizzativo e nel procedimento di gestione dei concorsi pronostici da parte del CONI, con il connesso impiego di risorse pubbliche: sussiste, pertanto, la relazione funzionale e la compartecipazione con l’ente pubblico atteso che egli è associato all’Associazione Italiana Arbitri, la quale è componente della Federazione italiana Giuoco Calcio, associazione con personalità giuridica di diritto privato, a sua volta federata al CONI, ente pubblico non economico (il caso riguarda la compilazione di due referti, il secondo dei quali aveva alterato il risultato della partita e costretto poi il CONI a risarcire i partecipanti al concorso “Totogol”).
[Armando Argano]

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