COVID-19: si riparte con il Decreto Legge 16 maggio 2020 n. 33, che dà le misure sino al 31 luglio, ma con molti rinvii a norme attuative e protocolli da emanarsi

Si riparte anche nello sport, cum grano salis e con estrema attenzione al ginepraio di protocolli e linee guida.
Entra in vigore da oggi il Decreto Legge 16 maggio 2020 n. 33, pubblicato in pari data nella G.U. n. 125, rubricato “Ulteriori misure urgenti per fronteggiare l’’emergenza epidemiologica da COVID-19“.
In linea generale è ora previsto che dal 18 maggio al 2 giugno sono ancora vietati gli spostamenti in una regione diversa rispetto a quella in cui ci si trova, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute, restando in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.
Continua il divieto di assembramenti, dei quali come è oramai noto non esiste univoca definizione normativa, ma si apre a che manifestazioni di qualunque tipo possano finalmente svolgersi, sia pur con le modalità stabilite dai provvedimenti adottati ai sensi dell’’art. 2 del D.L. 19/2020 (e sempre ove ritenuto possibile sulla base dell’’andamento dei dati epidemiologici).
Sono addirittura consentite le riunioni nelle quali sia garantito il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.
Le attività economiche, produttive e sociali devono svolgersi nel rispetto dei  protocolli o linee guida ufficiali idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in ambiti analoghi.
[Armando Argano]

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