Pur essendo pacifico che, in base all’art. 40 comma 2 del Codice Penale, il soggetto che la disponibilità di impianti ed attrezzature sportivi (nella specie circuito da motocross) è titolare di una … [continua a leggere…]
Archivio della categoria: Corte di Cassazione Penale
La verifica della colpa sportiva non può prescindere dagli ordinari criteri stabiliti dall’art. 43 comma 3 del Codice Penale, secondo cui il delitto «è colposo, o contro l’intenzione, quando l’evento, anche se … [continua a leggere…]
Risponde di omicidio colposo dell’atleta deceduto in allenamento, il medico sportivo specialista che aveva rilasciato il certificato di idoneità agonistica, omettendo di effettuare esami strumentali di secondo livello che, sebbene non richiesti … [continua a leggere…]
E’ nullo per ingiustificata compressione del diritto di difesa il decreto del Giudice per le Indagini Preliminari, di convalida del provvedimento del questore impositivo DASPO (divieto di accesso ai luoghi dove si … [continua a leggere…]
In tema di divieto di accesso ai luoghi di svolgimento di manifestazioni sportive, con contestuale obbligo di presentazione presso un ufficio di polizia in concomitanza con gli incontri di una determinata squadra … [continua a leggere…]
Per accertare la sussistenza del reato di cui all’art. 6 bis, comma 1, L. n. 401 del 1989, che punisce chi, in occasione di manifestazioni sportive, lancia o utilizza, in modo da … [continua a leggere…]
In virtù della posizione di garanzia ricoperta, il direttore generale di una associazione sportiva è penalmente responsabile del reato di lesioni colpose, in danno di un allievo minorenne della medesima, nel caso … [continua a leggere…]
Nell’attività sportiva non è l’entità del danno cagionato a discriminare l’azione illecita, ma la travalicazione della prestabilita norma cautelare che renda prevedibile l’evento, perchè disapplicata o inutilmente trascesa, pertanto l’impostazione che fonda … [continua a leggere…]
L’assoluzione per gli stessi fatti che avevano determinato l’applicazione del DASPO divenuto definitivo, non ne determina alcuna automatica decadenza o illegittimità sopravvenuta, fondandosi esso sulla pericolosità del soggetto in riferimento alla sicurezza … [continua a leggere…]
L’art. 6 comma 3 della Legge 401/1989 deve essere interpretato nel senso che il Pubblico Ministero deve chiedere la convalida del provvedimento del Questore, quanto all’obbligo di presentazione del diffidato alla Polizia … [continua a leggere…]
Con il provvedimento ai sensi dell’art. 6 della Legge 401/1989, con cui il Questore stabilisce il divieto di accesso ai luoghi in cui si svolgono manifestazioni sportive (cd. Daspo), non possono essere … [continua a leggere…]
L’art. 586 comma 7 bis c.p. stabilisce che, per la configurabilità del reato di commercio di sostanze dopanti, sia necessario il “fine di alterare le competizioni agonistiche degli atleti“, così rendendolo lecito … [continua a leggere…]