La ricostruzione probatoria del “doping scenario” e il metodo qualitativo [Court of Arbitration for Sport, Sole Arbitrator, 29 novembre 2016, IAAF v. All Russia Athletics Federation (ARAF) & E.S.]

Il riscontro di valori anormali nel Passaporto Biologico dell’Atleta (ABP) è condizione necessaria, ma non sufficiente, per dimostrare l’uso di doping, che va invece accertato caso per caso non solo alla luce della credibilità delle spiegazioni fornite dall’atleta, ma anche dal complessivo quadro probatorio che, salvi altri mezzi di prova, non si basi solo sulle risultanze quantitative, ma piuttosto sulle interpretazioni qualitative degli esperti (che nella specie hanno evidenziato anomalie del quadro sanguigno, con valori di emoglobina in generale più elevati in estate rispetto all’inverno, indicanti una manipolazione mirata ad aumentare la massa dei globuli rossi per la stagione agonistica, ossia l’uso di sostanze o metodi proibiti nel periodo tra il 17 giugno 2011 e il 5 agosto 2015, in violazione dell’art. 32.2(b) delle Regole IAAF 2012-2013).
[Armando Argano]

Conformi:

  • Court of Arbitration for Sport, Sole Arbitrator, 29 novembre 2016, IAAF v. All Russia Athletics Federation (ARAF) & K.U.
  • Court of Arbitration for Sport, Sole Arbitrator, 29 novembre 2016, IAAF v. All Russia Athletics Federation (ARAF) & T.C.

Consulta e scarica Court of Arbitration for Sport, Sole Arbitrator, 29 novembre 2016, IAAF v. All Russia Athletics Federation (ARAF) & E.S. (collegamento esterno)

 

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