Doping equino: sul limite di concentrazione di metabolita della cocaina perchè si abbia effetto dopante sull’animale [T.A.R. Lazio-Roma, Sez. II ter, 7 gennaio 2019 n. 177]

Il metabolita della cocaina denominato benzoilecgonina è stato oggetto di uno studio del 28 novembre 2003, commissionato dall’UNIRE, secondo cui l’effetto dopante si verifica nel cavallo per concentrazioni superiori a 25/ng/ml, mentre quelle inferiori si ritiene che siano da ricondursi a contaminazione ambientale, come pure stabilito dal Consiglio di Amministrazione dell’UNIRE con delibera del 16 marzo 2009, la quale, a modifica dell’All. 2 al Regolamento per il controllo sull’uso delle sostanze proibite – approvato con D.M. n. 797 del 16 gennaio 2002 – ha previsto quale soglia di punibilità il medesimo valore di 20 ng/ml, da ritenersi espressione di una valutazione tecnico-scientifica escludente la certezza di un effetto dopante per concentrazioni inferiori, la cui plausibilità è avvalorata dalla circostanza che tale valore-limite coincide con quello approvato dall’E.H.S.L.C. – European Horserace Scientific Liaison Committee (il Collegio precisa che, sebbene la delibera non risulti a tutt’oggi munita dell’approvazione ministeriale e dunque non sia efficace sotto un profilo giuridico-formale, contiene indicazione idonea a incidere sulla sussistenza di un elemento costitutivo della fattispecie sanzionatoria e ciò avrebbe dovuto indurre la Commissione di Disciplina di Prima Istanza dell’UNIRE ad assolvere l’incolpato).
[Armando Argano]

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